Thursday, August 21, 2014

That government is best which governs least

"Il governo migliore è quello che governa di meno"

Diceva Thoreau qualche secolo fa.
Quando penso al paese delle libertà mi viene sempre in mente l'America. Si intendono gli Stati Uniti ovviamente. E alle conclusioni di thoreau sono arrivati anche loro, più o meno consciamente, e prima di tutti, per lo meno prima del vecchio continente. È così. Tutti gli stati europei, prima o dopo, hanno sofferto di un qualche tipo di nazional-regime, di uno stato di polizia. L'Italia ovviamente non fu da meno, ma come sempre nello spirito del "fare tutto a metà", che ci affligge dal 1861, e non siamo neanche riusciti ad avere una dittatura "rispettabile". Allo stesso modo non abbiamo avuto una liberazione forzata del calibro di quella tedesca, né la vergogna che provarono dopo (che alimentava la voglia di riscatto), né il muro (che alimentava la voglia di abbatterlo, la voglia di democrazia).
L'Italia giace. L'Italia "sta". Né bene né male, semplicemente "sta".
Il che, in un mondo che va avanti perché è l'unica cosa che può fare, non fa altro che tornarci contro.
Ogni popolo ha il governo che merita, e così il popolo italiano ha continuato ad eleggere governi di azzeccagarbugli uno dopo l'altro dal dopoguerra (o forse da prima?) in poi. E così ci ritroviamo adesso con le palle al vento e uno stuolo infinito di leggi sotto il culo.
Quando in Italia c'è da risolvere un problema lo si risolve a metà.
Non c'è la voglia di fare quel passo in più, quella mossa ardita e definitiva. Come dice Renzi, "un passo alla volta". C'è da coprire un miglio? Amen, un passo alla volta e fra qualche secolo saremo lì,  d'altronde chi va piano...
E cosa rimane a chi lotta invece per fare un salto? Ecco cosa rimane. Lo stai leggendo adesso. Rimane un blog. Un posto dove urlare la propria rabbia senza farla sentire a nessuno.
"Ma come, e le manifestazioni? E lo scendere in piazza? E l'attivismo politico?"
Beh, non ci credo. Non in quest'epoca, non in questo paese.
Accade così, che l'unica cosa che rimane da fare è accettare gli 80 euro ed accumularli, per potersi comprare un biglietto per Denver e scappare da questo merdaio a forma di stivale.
E lo dico da vero patriota.

D'altra parte, c'est la vie